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Fava e Storci: fusione che porta numeri importanti

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Fava, già in Storci dal 1995 al 50%, ha completato l’acquisizione dell’azienda di Collecchio, dando vita così ad un gruppo da oltre 100 milioni di fatturato e circa il 40% della quota globale di impianti per la pasta (con oltre mille impianti attivi nei più importanti pastifici del mondo). La completa acquisizione permetterà di creare sinergie e migliorare l’efficienza lungo tutta la supply chain e nei processi produttivi sui 40mila mq dei due siti, mentre la nuova struttura commerciale integrata coprirà in modo più capillare tutta la piazza mondiale dei pastifici, anche artigianali, con una gamma di prodotti che comprende macchinari per la produzione di pasta sia secca che fresca e linee per produrre piatti pronti secchi (instant pasta), freschi e surgelati.
“Siamo sempre stati leader mondiali nella nicchia delle macchine per pastifici, da quando mio nonno nel 1937 iniziò a costruire i primi essiccatoi per la pasta e depositò i brevetti più importanti per l’industrializzazione del settore – ha dichiarato Luigi Fava, che guida l’omonima azienda di Cento-. Nel 1995, con la separazione dalla commerciale Braibanti, si apre una nuova era per noi, perché iniziamo a fornire in tutto il mondo i nostri impianti con il marchio Fava. E oggi, con l’acquisizione del 100% di Storci, già nostra fornitrice delle presse impastatrici e specializzata in tecnologie complementari e di piccolo taglio, confermiamo il nostro ruolo di guida del mercato globale nelle tecnologie per pasta artigianale e industriale, secca e fresca”.

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