
“La sostenibilità è un processo in continua evoluzione, che richiede visione, coraggio e coerenza” – con queste parole Pierantonio, Roberto e Riccardo Sgambaro, a capo dell’omonimo pastificio, introducono il secondo report di sostenibilità che consolida l’approccio alla misurazione degli impatti, resi pubblici lo scorso anno con il primo documento di rendicontazione.
Biodiversità, pratiche agricole sostenibili, filiere italiane
Nel 2024, gestione dell’innovazione e attenzione alla biodiversità sono andati di pari passo: è nata, infatti, Pastasole, la prima pasta a base di farina di semi di girasole, composta per il 60% da semola
di grano duro e per il 40% da farina di semi di girasole, e il cui profilo nutrizionale si distingue per il 28% di proteine naturali rispetto al valore medio della pasta tradizionale che si aggira sul 13,5%; 47% di carboidrati contro il 72,7% della pasta classica e l’8% di fibre contro l’1,7% (Fonte: CREA).
La nuova pasta di Sgambaro risponde alle crescenti esigenze nutrizionali di chi richiede maggiori apporti proteici nella propria dieta alimentare e valorizza la coltura del girasole che favorisce la biodiversità, attirando insetti impollinatori e che si adatta anche in terreni poveri o soggetti a siccità.
Nella produzione di Sgambaro, un posto d’onore ha la pasta biologica con grani antichi: l’ultima nata è la pasta con grano Khorasan, un cereale resistente e di qualità superiore che Pierantonio Sgambaro sceglie solo di provenienza italiana, – come del resto tutto il grano duro proveniente dalle regioni sia del Sud, Centro e Nord Italia – una scelta voluta sia per sostenere l’agricoltura locale ma altresì, per ridurre la dipendenza dall’estero e abbattere il costo del trasporto del prodotto sia a livello economico sia a livello ambientale.
“Dal campo alla tavola, ogni passo nella catena di approvvigionamento è attentamente monitorato
per dimostrare che si può produrre l’eccellenza anche con l’utilizzo di solo grano duro italiano” – così sottolinea il presidente Pierantonio Sgambaro che rendiconta come, nel 2024, i fornitori scelti siano 100% italiani e di cui l’85,9% localizzati in un’area geografica che rientra entro i 300km dall’headquarter di Sgambaro sito a Castello di Godego, in provincia di Treviso.
Bambini e istruzione nel cuore di Sgambaro
Nel 2024, Sgambaro ha rinnovato e potenziato il progetto “Alla Scoperta del Pastamondo”, un’attività didattica capace di trasformare i momenti salienti della produzione della pasta in un’avvincente avventura per i bambini delle scuole primarie. Si tratta di un viaggio interattivo e animato tra mulino e pastificio, in cui i piccoli studenti scoprono il processo di produzione della pasta e la cultura della bontà e della sostenibilità che si cela in un piatto di pasta.
Nel corso dell’anno, il pastificio si è legato all’associazione ONLUS “Solidarietà Mondiale” per contribuire concretamente alla realizzazione di una scuola in Bolivia. Nello specifico, il progetto è nato dalla collaborazione con un vescovo salesiano impegnato nella fondazione di una futura università, destinata a promuovere istruzione, inclusione e sviluppo per le giovani generazioni locali.
Sfida al cambiamento climatico
In merito alla strategia climatica, l’adesione a progetti di cattura e stoccaggio della CO2 ha permesso di catturare il 50% delle emissioni di emissioni generate nel 2023, pari a 5.034 tonnellate di CO2 su un totale di 10.067 tCO2 rilevate dallo studio LCA ((Life Cycle Assessment).
Nello specifico, il pastificio, affiancato dalla società di consulenza ETIFOR, spin-off dell’Università di Padova, è partner di WOWnature in un progetto di riforestazione e di protezione delle foreste, grazie al quale, dal 2011, ha contribuito alla creazione di 2,5 ettari di Bosco Limite, certificato secondo gli standard internazionali FSC® di corretta gestione forestale, che oggi ospita 2.300 alberi di 15 specie diverse, selezionate per ricreare l’ambiente tipico della foresta della Pianura Padana.