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Aumento prezzo pasta: Coldiretti denuncia anomalia

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Scende il prezzo del grano ma aumenta il prezzo della pasta. Già qualche giorno fa Cia-Agricoltori aveva lanciato un monito in tal senso, ma adesso anche Coldiretti dice la sua rispetto a questa che considera un’autentica anomalia di mercato:” La pasta è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua e non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori”. Il prezzo della pasta ha fatto registrare un aumento del 18% mentre, secondo Coldiretti, il grano per produrla “viene pagato agli agricoltori il 30% in meno nello stesso periodo”. Il tutto, peraltro, in un contesto in cui la crescita tendenziale dei prezzi dei beni alimentari risulta “stabile in media al +12,9%”.

Riguardo al prezzo della pasta, Coldiretti sostiene che si tratti di un’anomalia di mercato, in quanto ci sono variazioni diverse in varie zone della Penisola, a dispetto delle quotazioni del grano che restano uniformi a 38 centesimi al chilo in tutta Italia.

Quali soluzioni per frenare questa tendenza?

Secondo Coldiretti:” Bisogna riattivare da subito la Commissione unica nazionale per il grano duro, la cui attività in via sperimentale si è sospesa nell’ottobre del 2022, perché fornisce trasparenza al mercato e dà la possibilità di poter mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera eliminando le distorsioni e i frazionamenti delle borse merci locali”.

Import di grano dal Canada in aumento

Secondo Coldiretti:” In Italia siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosato nella fase di preraccolta. Occorre invece ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”. Anche questo può contribuire all’aumento di prezzo della pasta. Inoltre le superfici agricole coltivate a frumento duro, secondo le prime previsioni del Masaf per quest’anno, sono in flessione per un investimento di 1,22 milioni ettari con una riduzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente.

 

 

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