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Produzione ed etichettatura dei prodotti biologici: la normativa dell’Unione Europea

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Le principali normative che attualmente disciplinano il settore biologico sono i Regolamenti (Ue) 2018/848, 2020/464, 2021/1165, 2021/279, 2021/2119 e la Legge 9 marzo 2022 che hanno sostituito quelle precedentemente in vigore, in particolare il Regolamento (Ue) 834/2007. Il nuovo ordinamento è vigente dal 1° gennaio 2022. Di seguito evidenziamo i punti più significativi introdotti dalla nuova regolamentazione.

 

Il Regolamento (Ue) 2018/848

Il Regolamento (Ue) 2018/848 ha come obiettivo la revisione e il rafforzamento delle norme dell’Unione europea in materia di produzione biologica e di etichettatura dei prodotti biologici, con specifico riferimento ai sistemi di controllo, ai regimi di scambio e alle norme di produzione. Il suddetto Regolamento amplia anche l’ambito di applicazione della legislazione preesistente sulla produzione biologica e sull’etichettatura dei prodotti biologici, includendo anche prodotti strettamente legati all’agricoltura quali sughero, sale, oli essenziali, cotone e lana. Il Regolamento (Ue) 2018/848 armonizza le norme applicabili agli operatori biologici dell’Unione europea e di Paesi terzi tramite l’introduzione del sistema di controllo della conformità e semplifica l’accesso a tale sistema ai piccoli operatori. Inoltre, riesamina le norme sulla produzione animale biologica e introduce le regole per nuove specie come, ad esempio, i conigli.

 

Il periodo di conversione

Gli operatori che producono prodotti biologici devono osservare un periodo di conversione e, durante tale periodo, applicare tutte le norme sulla produzione biologica. Una volta terminato il periodo di conversione e a seguito dei controlli delle autorità competenti, l’azienda può immettere sul mercato i suoi prodotti come biologici e la gestione aziendale deve rispettare le normative della produzione biologica.

Con l’obiettivo di evitare effetti negativi sull’ambiente e sulla salute degli animali e delle piante, i produttori bio sono tenuti ad adottare misure preventive in ogni fase della produzione, preparazione e distribuzione per preservare la biodiversità e la qualità del suolo, oltre che prevenire e controllare l’insorgenza di organismi nocivi e malattie. Inoltre, devono adottare misure precauzionali adeguate al fine di evitare la contaminazione da parte di prodotti o sostanze non autorizzati nella produzione biologica.

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